L’ANZIANO RUSSO

L’ANZIANO RUSSOFeriolo, 13/09/2005

Che numero dobbiamo prendere? -, domandò mentre tentava di decifrare la mappa delle linee della metro. Segmenti colorati si intersecavano e diramavano in tutte le direzione, senza privilegiare alcuno dei quattro punti cardinali, e creando così una matassa multicolore nella quale solo un esperto si sarebbe potuto orientare.

Mah, penso che la 431 o la 472 vadano bene entrambe -, borbottò Cinzia poco convinta, – o almeno così ha detto Gabo.Gli amici spagnoli li aspettavano sul limitare della banchina d’attesa. Non capendo un accidenti di tedesco si erano tirati fuori da quella complicata operazione.

Un’imprecazione si liberò nell’aria, quando l’ennesimo tentativo di ottenere un Leggi tutto “L’ANZIANO RUSSO”

IL PERICOLO SI AVVICINA

Domenica pomeriggio, una giornata bellissima. In mattinata, c’era stato molto vento e aveva spazzato tutte le nuvole, liberando un cielo nitido. L’aria era frizzante.

Vicino a casa nostra, hanno appena risistemato gli argini , rendendoli praticabili da chiunque. Una volta questi argini erano praticati  da gente strana, molto strana e dagli atleti (potevano scappare con facilita). Ora invece, vengono percorsi dalle famiglie. Dalle nonnette con il cagnolino e dai soliti atleti, non si vedono strani personaggi. Tutti i mezzi, che non siano a motore, hanno il privilegio di passare lungo l’argine.

Come rinunciare ad una passeggiata con gelato in mano ? Che bello, proprio una gustosissima idea, niente di meglio per rilassare la mente. In pochissimi passi e molte parole i gelati finiscono. Quando si finisce un gelato enorme si viene subito presi dal rimpianto. Così, alla mia lei, nasce la domanda : ” ma che bello questo argine , potrei venire da sola a correre ? Guarda quanta gente che c’e’ “. Da lodare, una buona intenzione, spenta subito dalla seguente affermazione : ” Non posso venire perche’ , sicuramente, questo posto e’ frequentatissimo da

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GONFIA IL MONDO

La mia piccola storia:

Lilith, la mia nipotina di 4 anni, mi chiedeva, alcuni giorni fa quale

animale vorrei avere in casa.

-‘Uno cavallo, Momo?’ (Mi chiama Momo)

-‘No, il cavallo ha bisogno di un campo grande, il nostro giardino è

troppo piccolo, cara’.

-‘Devi allora pompare il giardino!’

-‘Come si fa pompare il giardino?’

-‘Devi prima scendere dal mondo e poi puoi farlo!’

Beatrice-Beatrijs

(Curatrice della mostra Paolo Capovilla )

www.beatrijslauwaert.com