IL GIARDINO DELLA SUOCERA

Dalle finestre della mia casa godo di una veduta bellissima, campi e campi. Aria fresca (a volte anche profumata di stalla) e sullo sfondo l’argine.

La mia casa ha in comune il cortile con i suoceri.

Da precisare che la suocera non ha un pollice verde molto sviluppato, ma gli piace curare il giardino con piante e fiori.

Una volta all’anno chiama i giardinieri per dare una ritoccata generale e fare il lavori più fini, piantine, semine, fiori.

L’ultima volta sono venuti pochi giorni fa.

Il giardino e’ sempre curato.

Al mattino mi alzo presto per andare al lavoro, apro le finestre per cambiare l’aria e vedo un bellissimo gregge di pecore  sui campi intorno alla casa.

Purtroppo mi sono perso una scena felliniana.

Mia suocera esce di casa dopo che io sono già partito.

Panico, una ventina di pecore, stavano brucando Leggi tutto “IL GIARDINO DELLA SUOCERA”

HOTEL CALIFORNIA

Finalmente le ferie, stanchi, reduci da un anno di lavoro.  Voglia di mare, rimanere da soli e rilassarci.

Come ogni anno, arriva il momento di partire e siamo “scoppiati”. Non possiamo ancora mollare la tensione.

perché dobbiamo arrivare in albergo, che e’ già prenotato (con caparra) da mesi.

Si parte in scooter, carichi come le carovane che devono attraversare il deserto. Pronti per affrontare le temperature siderali degli Appennini di notte. Già una volta ci hanno fregato, quanto freddo abbiamo patito.

Attraversiamo l’Italia, dalla parte più larga, dal nord est fino all’Isola d’Elba. Sette ore di viaggio.

sbagliando strada e buttandoci sull’unica via da evitare: la litoranea. Immaginate Rimini, buttatevi dentro e attraversatela. Fiumi di famiglie Leggi tutto “HOTEL CALIFORNIA”

IL PEZZO DA CINQUANTA

Un pò di tempo fa a mezzogiorno, si ferma a pranzo un signore di passaggio. Distinto, gentile, a modo suo elegante, con un’esagerata cordialità, mai visto prima. Mi ordina il pranzo. Non so perché, ma qualcosa secondo me non andava. Mi ricordava vagamente un altro signore distinto, che veniva al mattino, ordinava un  Biancosarti, faceva un “gioco di prestigio” con le banconote e se non stavi attento, non solo non ti pagava la consumazione, ma magari si intascava pure il resto. Tornando al signore che doveva pranzare, beh,  pranzò abbondantemente e mi chiese il conto al tavolo. Preferii non portarglielo e aspettarlo al banco.  Arriva alla cassa. Da un lato c’e’ il signore, dall’altro, due professori. Il signore mi paga con un pezzo da cento, lo incasso, do il resto, un pò da dieci e uno da cinquanta. A quel punto commetto un errore madornale, MI GIRO verso i professori. Il signore mi richiama dicendomi che ho sbagliato a dargli il resto, realizzo che mi stava fregando, mancava, secondo lui, il pezzo da cinquanta. Apro la cassa per conferma , magari ho veramente sbagliato.  No, il pezzo da cinquanta era stato dato. D’ istinto, mentre il signore continua ad insistere, chiedo ai professori: ” Avete visto anche voi che ho dato Leggi tutto “IL PEZZO DA CINQUANTA”