Donna con fantastico pancione

Cosa c’e’ di più bello della maternità

Entra una signora, simpatica si scambiano le solite battute di formalità  e non si poteva non notare la panciona. Invogliato dall’accarezzare tale spettacolo esco dal bancone e mi avvicino. Delicatamente appoggio una mano sul ventre e chiedo con faccia inebetita “ Quanti mesi sono signora ? Sette o otto ?”……..

NON era in cinta e la mia mano, mentre si appoggiava, sprofondava nel tessuto adiposo.

Che figura…….

A.L.

I Numeri del Lotto arrivano dall’aldilà

Arrivo in negozio (ore 14:30), porta aperta nessuno dentro.  Tranne il titolare, un tipo con un panzone gigante, baffettino striminzito tipo il padrino (vedi Marlon Brando), seduto alla scrivania con davanti un grande foglio bianco. In mano una penna pronto a scrivere, lo saluto e non risponde. La testa era abbassata sul petto e gli occhi erano chiusi. Mi fermo e mi avvicino per guardarlo meglio, era ancora vivo. Avvicinandomi sento un rantolio gutturale, “uhmmmm ,  ohmmmmm” , la mano inizia a muoversi e fare dei strani segni sul foglio.

I segni saranno poi interpretati come numeri del lotto. Che non vinse mai. Questo personaggio, alla fine dell’anno, fece trovare ai dipendenti le serrande abbassate e lui scappo a Johannesburg lasciandoli tutti a casa, senza preavviso. Si fece fare un fido dalla banca da un miliardo e pago’ i fornitori a 120 (non li pago’) vendette il materiale e ciao, ciao.

A.L.

Scarpa bucata ……… stipendio assicurato

mesi e mesi che ricevevo acconti su acconti e mai lo stipendio pieno.

Preso il coraggio a due mani chiedo udienza al titolare e domando se mi da’ 1 mensilità intera.

Il titolare mi espone i problemi che la ditta sta attraversando, i fornitori, i clienti che non pagano, le bollette e poi mi mostra una scarpa bucata.

Una fortuna per me le sue scarpe bucate, mi sembrava un invito a nozze e con il massimo orgoglio ho mostrato le mie di scarpe.

Delle scarpe da tennis che sembravano delle ciabatte da scogli, un foro tenuto unito dalla suola e i lacci rotti.

Mi diede , magicamente, un assegno con tutti i soldi.

A.L.