A QUATTRO MANI 2

p.s. leggi la prima versione scritta da lui…

Una sera usciamo a cena e l’auto fa i capricci, regge l’andata, al ritorno si ferma davanti casa e non parte più. Lei scende e sale in casa perché come al solito gli scappa. Aspetto e non la vedo tornare. Salgo ed e’ seduta che guarda la tv. “Dai , che mi aiuti a metterla dentro al garage, io spingo e tu guidi”, gli chiedo.

Gandi e Bepi

L a  s f i d a

Il nostro amico Bepi, (vedi racconto IL REGALINO) a meta’ degli anni 80, si trovo’ una fidanzata. Tutti ne furono contenti e stupiti, perché si pensava che non si sarebbe mai fidanzato. Gira ancora una voce (maligna) , secondo cui si sia fidanzato causa lo sfratto dall’appartamento. Questa fidanzata, per molto tempo, rimase misteriosa. Non ce la fece mai vedere, per paura che lo prendessimo in giro.  Lei arrivava davanti al ristorante , con una Fiat 127, ai 100 all’ora. Frenava, facendo stridere le gomme, dava un forte colpo di clacson. Tutti noi saltavamo dallo spavento e Bepi, che era dentro a bersi il bicchiere della staffa si lanciava in strada fulmineo con il terrore di una seconda clacsonata. Se non avete letto l’altro racconto, vi dirò che Bepi aveva un’antagonista, soprannominato Gandi, che a sua volta soprannominava Bepi : “Zio Gerri” (zio geriatrico). Si incontravano all’ora di pranzo e passavano delle mezz’ore a canzonarsi. In quel periodo Gandi aveva la meglio su Zio Gerri, per via della famosa fidanzata. Un giorno, Bepi arriva per pranzo, con un fantastico paio di occhiali da sole. Entrando come un gallo, ci fa subito notare la bellezza e la preziosità ( 250 milalire)dell’oggetto, regalatogli dalla fidanzata misteriosa. Poco dopo arriva Gandi e Bepi gli fa subito notare gli occhiali. Gandi gli risponde :” sono uguali a quelli delle bancarelle, io ne ho un paio pagato 5 milalire”. Bepi, quasi sviene, guardandolo inferocito, gli risponde :” i miei sono:

L a  s f i d a

Il nostro amico Bepi, (vedi racconto IL REGALINO) a meta’ degli anni 80, si trovo’ una fidanzata. Tutti ne furono contenti e stupiti, perché si pensava che non si sarebbe mai fidanzato. Gira ancora una voce (maligna) , secondo cui si sia fidanzato causa lo sfratto dall’appartamento. Questa fidanzata, per molto tempo, rimase misteriosa. Non ce la fece mai vedere, per paura che lo prendessimo in giro.  Lei arrivava davanti al ristorante , con una Fiat 127, ai 100 all’ora. Frenava, facendo stridere le gomme, dava un forte colpo di clacson. Tutti noi saltavamo dallo spavento e Bepi, che era dentro a bersi il bicchiere della staffa si lanciava in strada fulmineo con il terrore di una seconda clacsonata. Se non avete letto l’altro racconto, vi dirò che Bepi aveva un’antagonista, soprannominato Gandi, che a sua volta soprannominava Bepi : “Zio Gerri” (zio geriatrico). Si incontravano all’ora di pranzo e passavano delle mezz’ore a canzonarsi. In quel periodo Gandi aveva la meglio su Zio Gerri, per via della famosa fidanzata. Un giorno, Bepi arriva per pranzo, con un fantastico paio di occhiali da sole. Entrando come un gallo, ci fa subito notare la bellezza e la preziosità ( 250 milalire)dell’oggetto, regalatogli dalla fidanzata misteriosa. Poco dopo arriva Gandi e Bepi gli fa subito notare gli occhiali. Gandi gli risponde :” sono uguali a quelli delle bancarelle, io ne ho un paio pagato 5 milalire”. Bepi, quasi sviene, guardandolo inferocito, gli risponde :” i miei sono: fotocromatici e infrangibili”. Gandi si allontana , va alla macchina e prende i suoi occhiali. COMINCIA LA SFIDA. Scena: ristorante pieno, corridoio della saletta, io , mio padre come giudici, i clienti come spettatori. Mio padre traccia una linea immaginaria di partenza da non oltrepassare. Senza dire una parola, gli sfidanti, sanno già cosa fare. Il primo e’ Gandi, prende gli  occhiali, effettua il lancio. Cinque metri di volo e non un graffio, occhiali intatti. Segue in silenzio zio Gerri, il lancio e’ lungo, morbido. Gli occhiali atterrano e si distruggono. Mille pezzi. Attimi di panico. Condoglianze da tutti i clienti , mentre i giudici di gara valutano il risultato. Gandi esulta. Zio Gerri dice :” A domani la rivincita “. Il giorno dopo, alla stessa ora, con le stesse condizioni generali (piccola riffa tra i commercianti della via, premio boeri a volontà). La tragedia si ripete, Gandi vince, Bepi piange. Nessuno sa ancora oggi che scusa ha inventato Bepi alla fidanzata approposito degli occhiali.

D.R.C.

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Il prestigiatore

 


Qualche tempo fa andai con gli amici in vacanza in un’isola spagnola.

Gli Italiani si sa sono dappertutto, così come i miei clienti.

Difatti, anche la trovai un mio cliente, fortunatamente era uno che non veniva spesso.

Ricordo, anni prima, di essermi trovata in campeggio dove poco dopo mi campeggio’ vicino un cliente che vedovo tutti i giorni per tutto il giorno e lo obbligai ad andarsene.

Questo tipo era uno un po’ particolare, girava una voce secondo cui possedeva una Porche con il motore di un’altra macchina e la domenica la tirava fuori dal garage, ci faceva pochi centilitri di benzina e girava due o tre volte davanti ai locali più fighi per poi rimetterla in garage per la settimana dopo.

 

Qualche tempo fa andai con gli amici in vacanza in un’isola spagnola.

Gli Italiani si sa sono dappertutto, così come i miei clienti.

Difatti, anche la trovai un mio cliente, fortunatamente era uno che non veniva spesso.

Ricordo, anni prima, di essermi trovata in campeggio dove poco dopo mi campeggio’ vicino un cliente che vedovo tutti i giorni per tutto il giorno e lo obbligai ad andarsene.

Questo tipo era uno un po’ particolare, girava una voce secondo cui possedeva una Porche con il motore di un’altra macchina e la domenica la tirava fuori dal garage, ci faceva pochi centilitri di benzina e girava due o tre volte davanti ai locali più fighi per poi rimetterla in garage per la settimana dopo.

Nell’isola quell’anno era con la moglie e i suoceri in un albergo, dopo uno scambio di formalità e di informazioni sull’isola, ci chiese se volevamo provare il buffet del suo albergo perché era veramente fantastico. Noi accettammo. L’albergo era veramente molto bello, il buffet all’aperto era ricchissimo, trionfava su tutto una gigantesca paella, ricoperta di scampi giganti, una meraviglia. Io e i miei amici cominciammo a sfilare con in nostri piatti e a servirci delle varie leccornie, lo chef ci supportava nell’operazione.

Il mio cliente rimase ultimo della fila, noi ci sedemmo e assistemmo a questa scena.

Catena montuosa di paella con vette di scampi giganti, il mio cliente che si ferma davanti, ci guarda per attirare la nostra attenzione, con gesto sicuro si piazza nel piatto sette o otto scampi giganti, i più giganti.

Mentre sta per allontanarsi improvvisamente lo chef spunta da dietro la maestosa paella ed afferra il polso del mio cliente, torcendolo finche’ gli scampi nel piatto non tornano al loro posto, sopra la paella.

Lo chef con calma ricompone la frattura del polso, rimette in piano il piatto e glia piazza sopra due cucchiaiate di solo riso, guardando il mio cliente con occhi di brace.

Quando il mio povero cliente si e’ seduto vicino a noi era sotto shock e io che ho il cuore tenero gli ho regalato il mio scampo gigante.

D.R.C.

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