TI VEDO PALLIDA

Le mamme, si sa, ti dicono sempre delle piccole bugie, le scopri man mano che cresci. Scopri che l’iniezione è un attimo, ma il liquido fa un male del demonio. Scopri che l’alcol, che brucia, non disinfetta per niente, nonostante lei te ne abbia versato sulle ginocchia, sbucciate, vere e proprie ondate. Le sudate allucinanti dopo l’Aspirina, mia mamma metteva a bagno nell’Aspirina le mie magliette di lana, quelle che pizzicavano Leggi tutto “TI VEDO PALLIDA”

RACCONTI DI ROTAIA

Ieri stavo tornando a Verbania da Padova in treno, faceva caldino, ed indossavo orgoglioso una maglietta rossa che, in diverse lingue, recita  “Io non ho votato Berlusconi”.

Ad un tratto una signora, grassoccia, fra i 35 ed i 40, aria allegra, mi guarda e mi dice: “Bravo!!!”, tutta convinta indicando la maglietta.

Io annuisco sorridendo, e dico “eh, sÏ!!!”.

E lei ancora “Bravo, così si fa. Anche io ho votato…”. Capisco l’inganno. Fra le pieghe della t-shirt non aveva notato il “NON” e così Leggi tutto “RACCONTI DI ROTAIA”

RAPINA CON TACCHINO

Quando si lavora in un negozio, può capitare di avere a che fare con chi non ha alcuna intenzione di pagare quello che ha consumato. Questo era quello che mi capitò, per quasi quattro anni, durante la contestazione giovanile a cavallo tra il 1970 e il 1980. I modi, per non pagare, erano vari e fantasiosi. Il più divertente furto, fu di un ragazzo che, togliendolo dall’affettatrice, si mise sotto il braccio un salame intero, mi salutò e provò ad uscire. In quegli anni avevo lo scatto di un felino e la faccia di bronzo. Nel tempo, l’abitudine di non pagare, si perse. Non per questo, qualche maldestro tentativo di sottrazione, sopravvive tuttora. Ricordo ancora quel cliente, che Leggi tutto “RAPINA CON TACCHINO”