La settimana scorsa mi sono incontrata con la mia amica, figlia del famoso generale di “fenomeno da baraccone“. Mi ha dato notizie dell’anziano genitore ormai novantenne. Verso Pasqua, il generale l’ aveva messa al corrente di voler fare alla nipote, figlia della mia amica, un regalo. Dato che la ragazza è bravissima all’università e nei primi esami aveva meritato tutti trenta, l’anziano nonno aveva pensato di donarle la cifra di euro 200. L’unico ostacolo alla sua idea carina era che in quel frangente, non possedeva tale cifra. La mia amica si sofferma a precisarmi che l’anziano genitore, ex generale, è mensilmente liquidato con una ragguardevole pensione, possiede una villa di proprietà ed ha ereditato una fortuna alla prematura morte della moglie. Così per portare a termine il suo intento, il generale le chiede di anticipare la somma, tal somma che in questo caso le sarebbe stata subito restituita. Conoscendo la taccagneria paterna, la mia amica non potè far altro che veder svanire, il pezzo da 200 euro per sempre. Nel diabolico piano del generale c’era anche la promessa, da parte della figlia, di non dire nulla ai fratelli, con la scusa che agli altri nipoti non aveva mai regalato niente, (nel caso qualcuno avesse dei dubbi). Posso solo ricordare, nel periodo in cui visse a Padova per un pò e venne a mangiare alla trattoria, come fosse per lui uno shock il momento di pagare il conto, conto che si era allungato nel corso dei mesi. Notevole fu una volta che la mia amica decise di farsi accompagnare dal padre in banca, per chiedere un prestito e si accorse che lui aveva un buco mostruoso nella suola della scarpa. Gli tenne per tutto il tempo bloccato il ginocchio nel caso gli fosse venuto in mente di accavallare la gamba e sollevare, a vista, la scarpa.
D.R.C.